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IL DIARIO DI VIAGGIO

produrre un taccuino di viaggio, produrre un libro d'artista

QUARTA CONSEGNA
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Siamo giunti alla nostra ultima settimana di laboratorio insieme!

Lo so, il tempo vola, il tempo.è troppo poco, una settimana non basta per sviluppare un progetto, figuriamoci per guardare il lavoro degli altri...ecc.... 

Nel tempo ho imparato che siamo bravissimi a inventarci ogni tipo di scusa. 

Per esempio, a seguito di tante osservazioni come quelle sopra ho cominciato a fare laboratori a cadenza più lenta, per esempio un incontro al mese, per dare il tempo a tutti di pensare e produrre. 

Lo stesso laboratorio presente, anni fa, dava più tempo fra un esercizio e l'altro. 

Risultato?

Disastro!

Nessuno consegnava, il tempo era sempre poco, e sopratutto si disperdeva l'energia e si perdeva l'entusiasmo. 

Vorrei farvi capire che c'è una ragione perché il laboratorio si sviluppa su settimane veloci. Perché producendo in poco tempo, in adrenalina si, con il fiato sul collo per cosi dire, si va ad ascoltare un'altra parte di sè: non si ha il tempo di razionalizzare, di procrastinare, non si ha soprattutto il tempo di aggiungere il superfluo. Ed ecco infatti che - vi sarete accorti - nascono idee incredibili tra queste "mura virtuali". 

Il laboratorio dunque non ha come scopo quello di sviluppare progetti finiti, terminati (per quello avete tempo successivamente, e per chi lo vorrà ci sarà anche la possibilità di fare percorsi individuali brevi per mettere a fuoco i progetti migliori) ma soprattutto di farvi emergere idee profonde, bellissime, che non pensavate nemmeno di potere avere nel cassetto. 

Lo dico sempre, e non mi stancherò mai di dirlo: la creatività è un muscolo e va allenata. L'allenamento deve essere costante, rapido, ravvicinato, perché si possano vedere gli effetti. Occorre anche affidarsi, abbandonare le proprie resistenze, accogliere un nuovo metodo di lavoro (e di pensiero). 

Il tutto può risultare più facile per qualcuno, meno per qualcun altro, ma ciò che vedo sempre è un cambiamento, seppur minimo, rispetto al momento in cui siete entrati da questa porta, ed è questo che conta. Quel piccolo cambiamento, nel tempo, può portarne altri, a catena, e aprire scenari che ancora nemmeno immaginate... è successo a molti studenti, e lo auguro anche ai nuovi fra voi ... mentre chi sta frequentando almeno per la seconda volta sa, e magari è qui proprio per questo :)

Ora arriviamo all'ultimo esercizio, quello definitivo: la produzione di un libro autoprodotto di viaggio o di un libro d'artista. Quello che è richiesto questa settimana è di scegliere una delle tre ricerche che avete portato alla mia attenzione durante le settimane trascorse, quella che vi ha appassionato di più, gratificato di più insomma. E potenziarla per trasformarla in un libro fatto a mano o in un libro d'artista. 

Cosa intendo per libro d'artista? un libro d'artista è un libro-opera, un libro stampato in poche copie (o persino in copia unica) che mantiene a tutti gli effetti lo statuto creativo di opera d'arte (non è cioè un catalogo, né un libro fotografico da libreria per intenderci). 

Il più famoso - e primo - libro d'artista della storia è 26 gasoline stations di Ed Rusha

Per farvi capire la sua importanza, sappiate che fa parte della collezione del MOMA, il più importante museo al mondo di arte contemporanea, e non vi dico le cifre a cui è venduto tra i collezionisti di libri.

Ora, noi certamente non aspiriamo a tanto, ma vogliamo dare una forma concreta al lavoro fatto finora, perché un valore ce l'ha, e lo vedrete. Vi ho chiesto nel corso delle settimane di usare un quaderno proprio per allenarvi a raccogliere materiale, a produrre un oggetto reale, a non disperdere tutto nel web. 

Ecco. Ora è il momento di fare sul serio :) Potete scegliere allora di costruire a mano il vostro libro, oppure di prepararlo - se avete competenze grafiche anche minime - e di farlo stampare in una copisteria o tipografia di fiducia oppure online (troverete qualche consiglio utile negli autori della settimana). Ovviamente non importa che abbiate la copia definitiva già per la conclusione del laboratorio, ma una bozza di come ve lo siete immaginati: bozza che cercheremo insieme di potenziare e migliorare. 

Cercate di capire che il libro d'artista o auto-prodotto non ha limiti. Può essere fatto in ogni formato, con ogni tipologia di carta. Può essere una raccolta di immagini - cartoline dentro a una scatola, può essere un rotolo, può essere rilegato in un infinità di modi (anche rilegature fatte a mano per chi ha pazienza e manualità) e posso utilizzare tutte le carte che voglio, anche diverse dentro lo stesso libro, per creare sensazioni diverse al tatto. Vi faccio vedere qui sotto il mio ultimo libro d'artista, realizzato nel 2019 per Fotografia Europea, in 80 copie firmate e numerate. 

questo libro è stato realizzato in parte a mano e in parte in tipografia. In tipografia ho stampato su una carta molto bella svedese, poi l'ho fatto cucire a macchina in una legatoria. E infine, ho cucito a mano un piccolo libricino interno con le parole dei miei familiari, al centro del libro appunto. E' stato frutto di un lavoro molto intenso, e ne sono molto fiera. Adoro i libri d'artista perché ti permettono di produrre un oggetto unico, come lo vuoi tu, senza preoccuparti dei limiti dell'editoria. 

Ma per chi non volesse cimentarsi in cose materiche, manuali, ibride, può sempre utilizzare uno dei tanti siti che permettono molto facilmente di impaginare il proprio libro e riceverlo comodamente a casa 

Il più famoso è BLURB ma a me piace molto anche MILK .

Sintentizzando, cosa vi chiedo di fare dunque ? 

1) scegliere un lavoro tra i tre realizzati nelle settimane precedenti

2) immaginarvi che forma potrebbe avere come libro, se autoprodotto e fatto a mano, se fatto in tipografia, se stampato online

3) produrre una bozza e scrivere come lo si vuole fare nella gallery, dando tutte le informazioni possibili, entro lunedì prossimo, così da dare il tempo a me e agli altri di commentare e consigliare al meglio.

Sappiate che portare alla luce un piccolo libro è un'esperienza incredibile, è come veder germinare il proprio lavoro, perciò vi consiglio vivamente di provarci, e poi è dare onore a questa vostra esperienza di laboratorio, sfruttandola appieno. Se poi queste bozze diventeranno libri veri e propri saremo felicissimi di averne notizia, e di darne notizia :)

Mi raccomando, come sempre le bozze devono avere formati ridotti, essere nominate e avere una descrizione di accompagnamento, ed essere racchiuse in un unico post. Cercate per quanto possibile di essere ordinati, per permettere a tutti di capire il processo. 

Qui di seguito alcuni link utili per ispirarvi, sulla parte "fatta a mano" e sulle infinite possibilità del libro e del taccuino di viaggio!

https://www.pinterest.it/susannacarugati/book-binding/

https://www.funzillafest.com/

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