Manifesto 2016 di Lilith
propositi, certezze e promesse
1) proporre sempre ciò che manca e non ciò che fa l’occhiolino alle tendenze culturali del momento.
2) continuare a lavorare creando una mediazione tra qualunque persona e la fotografia come prodotto d’arte, senza imporre visioni, ponendosi come specchio dell’altro.
3) evitare di creare idoli, falsi miti, aiutare le persone a non farsi trascinare da chi utilizza il proprio carisma per alimentare il proprio ego
4) smettere di cercare di coinvolgere chi non è interessato, chi ha paura, chi semplicemente non capisce o non è pronto per capire
5) condurre chi è pronto verso nuove dimensioni, sempre più profonde, di esperienza pratica, sentire e di comprensione del proprio potenziale, nonché verso la creazione di nuovi strumenti di lettura dell’opera
6) staccarsi dalla provincia, dai suoi fanatismi e dalle sue superficialità. Staccarsi dall’imitazione della metropoli, dai suoi fanatismi e superficialità. Staccarsi da ogni fanatismo e superficialità
7) dare spazio e voce a chiunque - con rispetto - chieda parola
8) aprire a nuove collaborazioni, a nuove idee, a nuove menti che produrranno nuove sinergie e conseguenti nuove realtà
9) smettere di preoccuparsi della solitudine, dell’emarginazione che la comunità d’arte e di cultura riconosciuta (o in voga) generano. Accettare la realtà, ovvero che è esattamente così che deve essere, e che così è sempre stato.
10) accettare il conformismo e vederlo come esigenza umana, come paura del proprio silenzio, senza dargli troppo peso.
11) Non avere più dubbi sul fatto che il cambiamento e le voci fuori dal coro non siano per tutti. Molti capiranno solo quando anche questa sarà voce 'dentro al coro', riconosciuta accettata e fagocitata dall'ordine esistente. Perciò è importante gioire di questo momento di separazione, affermazione. Assenza di compromessi regolatori significa purezza.
12) Gioire di e con ogni persona che con sincera gratitudine ti comunica come la sua vita sia migliorata, la sua città appaia ai suoi occhi più interessante, o come il suo talento si sia rivelato come per magia.
Silvia Bigi