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2.La borsa di medicina

gli oggetti sacri del tuo quotidiano

I popoli nativi americani chiamavano "Borsa di Medicina" una raccolta di oggetti usati come amuleti. Ogni oggetto era parte del quotidiano di chi la realizzava, e aveva funzione simbolica. Le borse di medicina potevano essere scambiate, cedute, donate, tramandate. Potevano avere una funzione precisa, o semplicemente essere lasciate, prima della morte ad un membro fidato della famiglia. 

Qui e ora, nel nostro mondo fatto di oggetti, dove tuttavia ogni cosa pare essere utile e funzionale ma mai sacra, quali sono quegli oggetti che raccontano davvero la nostra storia? Sappiamo riconoscerli? In un mondo mercificato e capitalistico come il nostro, non è importante forse, più che rifiutare il valore di ogni cosa, imparare a vedere, intorno a noi, ciò che è davvero importante?   

 

Osserva gli oggetti intorno a te, di cui ti circondi nel quotidiano. Che cos'è davvero essenziale? Che cosa porteresti via se fuggissi domani? Prova a pensare agli oggetti custoditi con cura, trasmessi. Pensa a ciò che ti è stato regalato, come ciò che ti sei regalato. Redigi una lista. Ad ognuno di loro associa un racconto. Fotografa uno ad uno questi oggetti realizzando degli still life, scegli uno sfondo neutro e funzionale. Possono essere immagini molto pulite e asettiche come creative e personalizzate, decidilo tu. Infine realizza un'ultima immagine composta da tutti gli oggetti insieme. Cura finemente la composizione, l'angolo di ripresa, il modo in cui gli oggetti sono collocati insieme nel quadro, il modo in cui si accumulano o accostano. Scegli accuratamente la luce, che sia naturale o artificiale, ma sempre funzionale ai tuoi scatti. Condividi l'intera serie, gli oggetti singoli e l'immagine finale, oppure solo gli oggetti singoli, o anche solamente l'immagine finale, se credi sia più forte delle singole. 

 

Domandati: sono gli oggetti a raccontare, mostrandosi per quello che sono, o necessitano di supporto dalle parole? Per questa consegna dai molta importanza e cura all'uso delle parole: il tuo racconto può essere discorsivo, può essere una semplice lista di parole. Possono essere tante singole frasi, può trattarsi di un discorso unico. Le parole possono dire ciò che le immagini non dicono, oppure possono descriverle. Usate insomma le parole in modo creativo e complementare alle immagini, senza darle per scontate. Così anche riflettete bene sul titolo della vostra serie. 

Una volta terminate le immagini caricale nella Gallery nella seconda settimana in formato web (a 72 dpi).  Se scegli di mostrare solo la fotografia finale o solo gli still life con gli oggetti singoli, rendi partecipi gli altri della ragione della tua scelta. 

Buon lavoro!

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