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Attraverso una rielaborazione critica delle immagini, Giorgio Di Noto riflette sulle forme di potere sottese alle immagini attraverso installazioni, opere partecipate, libri e docenza. Il suo lavoro mette in discussione il carattere rappresentativo della fotografia e indaga attraverso modi innovativi come possa ancora oggi, lo strumento fotografico, essere uno strumento di impegno politico e sociale.
Il duo di artisti Broomberg & Chanarin ha raggiunto una reputazione internazionale grazie alle opere fotografiche, ai video e alle performance, che affrontano i temi della guerra, della sorveglianza, della verità storica e della sfida all'autorità. Ma oggi Broomberg e Chanarin non ci sono più. Tuttavia i singoli artisti Adam Broomberg (nato a Johannesburg, 1970) e Oliver Chanarin (nato a Londra, 1971) sono ancora decisamente vivi, e lavorano come solisti.
"C'è questo enorme divario tra la realtà e le sue possibili rappresentazioni. E quel divario è impossibile colmarlo. Quindi come artisti, dobbiamo provare diverse strategie per la rappresentazione. Un processo di identificazione è fondamentale per creare empatia, creare solidarietà, creare coinvolgimento intellettuale ". Influenzato dal pensiero di Antonio Gramsci, e dai film di Pier Paolo Pasolini, l'artista cileno ha affrontato il fallimento - il nostro l'incapacità di vedere, la nostra riluttanza a guardare, la nostra lotta per comunicare - affrontando senza paura alcuni degli orrori più oscuri della nostra epoca.
"Mi occupavo di post-produzione fotografica per alcuni marchi di abbigliamento di lusso. Un giorno un collega manda indietro una fotografia, accompagnata da un commento scritto a grandi lettere rosse: “Vendiamo sogni”. Non era abbastanza conforme allo standard di pulizia richiesto. Avere coscienza di qualcosa non sempre ci permette di evitare costumi contraddittori. Sappiamo che le immagini che ci circondano non corrispondo a verità, eppure non smettiamo di credere in esse. "
Trevor Paglen è noto per indagare l'invisibile attraverso il visibile, con un approccio di vasta portata che abbraccia la creazione di immagini, la scultura, il giornalismo investigativo, la scrittura, l'ingegneria e numerose altre discipline.
Taryn Simon è un'artista concettuale il cui lavoro esplora lo spazio tra la realtà presunta dell’immagine visiva e la verità reale che l’immagine rappresenta. Taryn Simon come pochi è riuscita nell’intento di fotografare l’infotografabile. Attratta da cose che ufficialmente non esistono o non possono essere viste, la fotografa newyorkina documenta e ricostruisce situazioni che si concentrano sul rapporto tra ciò che appare certo e la verità, tra il potere e il controllo, riflettendo su come la mente umana sviluppi le proprie convinzioni.
Fondamentale nel percorso artistico di Francis Alÿs è il suo essere wanderer, viaggiatore che indaga la società mettendone in risalto valori e contraddizioni, sempre con una prospettiva altra rispetto a quella ufficiale e canonica, e sempre con coerenza tra i suoi progetti artistici e la sua condizione di vita.
Zehra Doğan è un'artista e giornalista curda con cittadinanza turca, nota per essere stata arrestata e condannata per aver pubblicato sui social media un suo dipinto in cui raffigura la distruzione di Nusaybin dopo gli scontri tra le forze di sicurezza e gli insorti curdi. Durante gli anni di carcere, vedendosi privata degli strumenti artistici che le servivano per raccontare il suo mondo, Zehra si è servita di ogni materiale, supporto, sostanza, come sigarette, caffé, sangue mestruale.
Rinaldi seleziona uno scatto del 1901 che immortala gli studenti della Realschule di Litz in Austria. L’immagina originaria comprende quarantuno bambini (il numero di studenti della classe) tra cui compaiono Ludwig Wittgenstein e Adolf Hitler; Jacopo Rinaldi sovrappone i volti compresi nell’immagine per ottenerne uno solo, un unico ritratto collettivo.
Gli artisti hanno un modo di guardare il mondo in modo diverso. La fotografa italiana Martina Bacigalupo stava lavorando in una ONG nel nord dell'Uganda e si è fermata in uno studio fotografico per sviluppare alcuni scatti. Lì, ha notato un ritratto in cui il volto era stato ritagliato. Presto apprese che il ritaglio era stato preso per creare una foto d'identità. L'apparente spazzatura, i ritratti senza volto, sono diventati la base per "Gulu Real Art Studio".
Le opere di Regina José Galindo esplorano universalmente le implicazioni etiche dell'ingiustizia sociale, della discriminazione di sesso e razza e di altri abusi causati da relazioni ingiuste e dominate dal potere nella società odierna.
Davanti agli scatti di Sinigaglia sembra che a muovere sia più di tutto la curiosità verso ciò che è sconosciuto e inesplorato. Per scoprire poi che l’ignoto risiede proprio nelle cose che conosciamo meglio. O che crediamo di conoscere e distinguere. Lo stesso che accade con la finzione e con la realtà. È lui stesso a parlare di Microwave City come di «un progetto che indaga i confini di realtà e finzione. Confini che, come lui stesso ammette, finiscono spesso per scontrarsi, mescolarsi e fondersi. Come i colori a olio sulla tavolozza di un pittore».